Roccalbegna

Roccalbegna e’ di origini medievali: lo si ritrova in un privilegio dell’imperatore Ottone IV in favore dell’abbazia del Monte Amiata, stipulato nel 1210.

Nel paese meritano una visita la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, edificata in epoca medievale, che conserva al suo interno pregevoli opere d’arte di vari periodi. Unica e insolita è la posizione dell’architrave del portale, fortemente inclinata a destra a causa di uno sprofondamento del terreno. Nelle vicinanze si trova l’Oratorio del Santissimo Crocifisso, con bel campanile a vela, che oggi ospita il Museo di Roccalbegna. A sud è ancora ben conservata la Porta della Maremma. Subito fuori di essa si trova la quattrocentesca chiesa della Madonna del Soccorso.
Il paese conserva anche alcuni edifici civili, tra cui il Palazzo Bichi-Ruspoli che si presenta in bugnato, e i resti murari del sistema difensivo, di cui sono ancora visibili una porta, tratti di mura e alcune torri. Ma la caratteristica peculiare di Roccalbegna sono i due spuntoni di roccia che lo sovrastano. Sul più elevato, detto comunemente dagli abitanti “il sasso”, si trova un cassero usato essenzialmente come punto di vedetta, probabilmente costruito agli inizi del XIII secolo dai conti Aldobrandeschi. La posizione a nido d’aquila conferisce fascino a questo fortilizio, che dal punto di vista militare rivestì scarsa importanza. Il “sasso” nei secoli ha destato preoccupazione negli abitanti del paese a causa di problemi di stabilità e distacchi di roccia che, a causa della posizione piombavano sulle case sottostanti

 

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