La località sorse durante l’alto Medioevo, quasi certamente durante l’VIII secolo, come possedimento dei vescovi di Roselle, il primo nome era Ravi di Maremma.
Intorno all’anno Mille fu ceduta ai monaci dell’abbazia di Sestinga. Soltanto nel corso del XIII secolo divenne un dominio temporaneo della famiglia Aldobrandeschi; nella seconda metà di questo secolo, infatti, il centro passò nelle mani dei Pannocchieschi.
Nel XV secolo la località di Ravi entrò a far parte della Repubblica di Siena, sotto la cui giurisdizione rimase fino a metà XVI secolo, quando l’intero territorio fu unito al Granducato di Toscana.
Monumenti e luoghi d’interesse
- Chiesa di San Leonardo, chiesa parrocchiale della frazione, è attestata sin dal XV secolo e presenta modifiche effettuate nei secoli successivi, in modo particolare quelle del 1810, che le conferirono l’aspetto attuale.
- Chiesa di Santa Caterina da Siena, eretta nel 1571, è stata successivamente sconsacrata e adibita a magazzino ed autorimessa nel 1930.
- Cappella del Nuovo Inguardio, piccola cappellina a servizio della località di Bivio di Ravi.
- Castello di Ravi, ricordato già in un documento del 784, si presenta oggi come inglobato in strutture murarie di edifici posticci, e ne è individuabile il perimetro di forma circolare. Tra i vari edifici addossati alla struttura ne è riconoscibile uno in pietra con base a scarpa che sporge da sud-est, forse l’antico cassero.