Il luogo su cui venne edificato l’insediamento fortificato di Ghiaccioforte, fine del IV secolo a.C., era adibito a santuario rurale in età arcaica.
La sua posizione, sulla riva destra nella valle dell’Albegna, era strategica per il controllo del territorio di Vulci, nell’epoca in cui la pressione dei romani si faceva sempre più forte. La conquista romana di della città etrusca di Vulci, avvenuta nel 280 a.C., decreta la fine dell’abitato di Ghiaccioforte, che fu distrutta e mai più ricostruita.
Gli scavi hanno restituito numerosi reperti in ceramica, attrezzi metallici e fittili, parte di questi materiali sono esposti nel museo di Scansano, in Piazza Pretorio.