Istituito nel 1958 come Antiquarium “Pietro Lotti”, il Museo Civico di Ischia di Castro è stato riallestito nel 2005 ed è impostato secondo un criterio didattico, con una disposizione di materiali che segue un percorso cronologico, dalla Preistoria al Rinascimento. Tra i reperti più interessanti ricordiamo: gli strumenti in selce e gli esemplari di arte mobiliare paleolitica provenienti dalla grotta di Settecannelle.
Di notevole rilevanza per l’unicità della raccolta, la collezione di sculture etrusche delle necropoli di Castro; si tratta di statue in nenfro risalenti al VI sec. a.C., realizzate a tutto tondo, che riproducono con una tecnica raffinatissima figure di animali fantastici. La civiltà etrusca, oltre che da un rarissimo esemplare di bara lignea, è ampiamente documentata da vasi di impasto e di bucchero, decorati secondo gusti e tecniche propri dei diversi periodi, dall’età arcaica all’età ellenistica. Al periodo romano si riferiscono i resti tornati alla luce nella villa rustica della Selvicciola.
Dalla necropoli longobarda ritrovata nella stessa località provengono alcuni corredi funerari, maschili e femminili, con armi, ornamenti personali ed oggetti di uso quotidiano.
Il periodo medievale è testimoniato da sculture già appartenute alla cattedrale di S. Savino di Castro e da sei affreschi del XIII secolo, provenienti dal suggestivo eremo rupestre di Paggio Conte. Recuperati dalla Piazza Maggiore della distrutta città di Castro, sono esposti capitelli e modanature appartenenti ad edifici progettati da Antonio da Sangallo il Giovane.
L’esposizione si chiude con la vetrina delle ceramiche medievali rinvenute nei “butti” del Palazzo Farnese di Ischia di Castro.