–ROCCA DI SUVERETO – MOSTRA PERMANENTE
Il Museo di San Giusto, frutto di un impegno congiunto del Comune e della Parrocchia, è il contributo fondamentale di Suvereto al Giubileo dell’anno 2000, punto di una rete più ampia di musei e parchi culturali che si articola sul territorio della Val di Cornia e della Diocesi di Massa Marittima-Piombino
La sua collezione – sculture, quadri, arredi e paramenti sacri – testimonia l’importanza di Suvereto e della sua Chiesa nel medioevo e nella prima età moderna, mentre il contesto nel quale è collocato, cioè l’edificio stretto tra la millenaria Pieve di San Giusto e la porta principale del paese murato, rende il Museo una tappa irrinunciabile per ogni visitatore di Suvereto.
Il Museo, il cui allestimento è in fase di completamento, accoglie il patrimonio artistico locale, tra cui si segnalano le statue di legno policromo, attribuite a Lorenzo di Pietro detto Il Vecchietta (XIV sec.), diverse tele a olio del Seicento e la scultura marmorea della Madonna con Bambino di Andrea Guardi.
In un antico locale di Via Magenta è stato allestito il “Museo artistico della Bambola”. La collezione qui ospitata messa insieme e donata da Maria Micaelli, rappresenta una grande ricchezza culturale, in quanto espressione di una continua evoluzione delle tecniche costruttive e di un’approfondita ricerca dei materiali: legno, cartapesta, porcellana, biscuit, panno.
La campionatura proposta è particolarmente completa e significativa dei mutamenti di stile verificatisi attraverso i secoli e delle diverse tipologie. Gli esemplari presenti provenienti dalle manifatture più svariate d’Italia, sono esposti secondo criteri qualitativi per il loro valore storico e artistico, con intenti informativi e didattici. Di notevole interesse è la sezione dedicata alle bambole della Casa Lenci – fondata a Torino nel 1919 – sicuri manufatti d’artista che divennero un vero e proprio fenomeno commerciale d’oltreoceano duranti gli anni ’30 e ’40. Rappresentativi della sezione delle bambole antiche sono i Bamboli Sardi, coppia di bambolotti con testa in cartapesta dipinta e corpo in panno imbottito, costruiti verso la fine del XIX secolo. La collezione è inoltre costituita da una notevole quantità di bambole realizzate da artisti contemporanei, in particolare le bambole “artistiche” dipinte da Eugen, pseudonimo di un notevole pittore livornese.
Al fine di creare un legame fra le bambole di ieri e quelle di oggi, è stata realizzata una sezione dedicata alle bambole degli anni ’50, prodotte in plastica rigida e caratterizzata da occhi mobili e da marchingegni “parlanti”. Infine, per completare la visione e facilitare la comprensione del complesso fenomeno “bambola”, il museo ospita un piccolo book-shop dotato di materiale iconografico, pubblicazione, accessori, bambole di carta ed altro.
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