Le radici del toponimo Monte Fiascone (dove “monte” è probabilmente dovuto alla natura collinare dell’abitato) sono forse da far risalire al latino mons faliscorum, con riferimento ai falisci, i quali sarebbero approdati nell’area dopo la distruzione dei vari centri dell’ager faliscus ad opera dei romani. Molto meno probabile l’ipotesi per la quale il nome della cittadina deriverebbe da mons phisconis, dal nome di una popolazione di origine greca.
Gli Etruschi
Al periodo etrusco risalgono due aree templari sacre, rispettivamente nella località di Cornos (in riva al lago e chiamata dai locali anche Cornosse) e alla Rocca. Tracce di civiltà più antiche sono state rinvenute tra Montefiascone e Viterbo, più precisamente nella zona del Rinaldone, sede della civiltà eneolitica.
I Romani
Montefiascone conobbe migliori fortune nel periodo romano, grazie ad un efficiente sistema viario (un esempio è la via Cassia, costruita tra il 170 e il 150 a.C.), facilitato proprio dalla carenza di fenomeni urbani rilevanti da parte degli etruschi. Alcuni ritrovamenti nella zona della basilica di San Flaviano farebbero pensare che il nucleo iniziale romano si trovasse proprio in questa area. Sono stati ritrovate tracce di mausolei, necropoli e numerose lapidi.
Prime testimonianze
Sembra che Montefiascone (col nome di Mons flaconis) inizi a comparire nei documenti ufficiali a partire dall’anno 853, quando Leone IV conferma al vescovo di Tuscania, Virobono, i possedimenti della diocesi, alla quale il territorio della cittadina apparteneva. Abbiamo così notizie del convento di San Pietro “in Vico pergulata”, delle scomparse chiese di Santa Maria e Sant’Agnese, di cui rimangono le tracce di fondazioni, della chiesa di San Pancrazio in Nocerina e di Sant’Andrea, inizialmente posta all’interno delle mura cittadine.
https://it.wikipedia.org/wiki/Montefiascone