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Il suggestivo complesso dei naturali macigni granitici della Cote Ciombella, presenta in una o due delle parti basali, alcuni aggetti che potrebbero essere stati utilizzati come probabili ripari.
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Fra le testimonianze preistoriche più significative, si ricorda in località Le Secche, quella relativa ad una frequentazione del Neolitico antico che testimonia la prima colonizzazione dell’isola; al Castellare del Campese, non lontano dal noto ripostiglio di bronzi, scavi condotti dalla Soprintendenza, hanno riportato in luce i resti di un ampio abitato stabile riferibile alla media età del bronzo (metà del II millennio a.C.), con una serie di strutture quali buche di palo relative a recinti e fondi di capanna, una grande fossa rettangolare scavata nel granito, un pavimento in potscherd con annessa area di focolare.
Parte dei materiali dell’abitato e di reperti bronzei del ripostiglio sono esposti a Grosseto al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.
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