Caldana

Il paese di Caldana sorse prima dell’XI secolo come possedimento dei vescovi di Roselle, che successivamente lo cedettero ai monaci dell’abbazia di Sestinga. Originariamente la località era denominata Caldana di Ravi, vista la sua secondaria importanza rispetto al vicino centro.

  • Chiesa di San Biagio, chiesa parrocchiale della frazione, è stata costruita nel XVI secolo su probabile impianto duecentesco, con facciata attribuita alla scuola dell’architetto rinascimentale Antonio da Sangallo il Vecchio. All’interno, tra le varie opere, si segnala l’affresco dell’altare maggiore di Giuseppe Nicola Nasini con San Biagio vescovo e san Guglielmo in adorazione del Crocifisso.
  • Canonica di San Biagio, situata a Caldana, costituisce il nucleo originario della vecchia pieve duecentesca. La facciata ha subito rifacimenti tardo-cinquecenteschi.
  • Oratorio di Sant’Antonio da Padova, costruito nel 1670 per volere del conte Annibale Bichi, presenta una facciata rimaneggiata nel corso del XIX secolo, mentre all’interno si segnalano un interessante altare maggiore in stucco realizzato nel 1678 da Domenico Notari e due dipinti seicenteschi.
  • Palazzo Tosi, situato in via Montanara, risale al XVII secolo. Interessante la loggia vetrata all’ultimo piano, mentre all’interno è ancora situata la vecchia cisterna. Un’ala del palazzo era originariamente destinata a frantoio e magazzino.
  • Mura di Caldana: costruite in epoca alto-medievale a difesa dello storico borgo, si presentano con forma quadrangolare, con la presenza, lungo la cinta muraria, di quattro imponenti bastioni angolari. Le mura oggi sono state inglobate in buona parte dalle costruzioni intorno alla chiesa di San Biagio.
  • Castello di Caldana, edificio storico difficilmente identificabile poiché inglobato in varie abitazioni in periodo rinascimentale.

Caldana

 

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